Recensione: Seventh Heaven
- Forse la commedia drammatica di Jasna Nanut non ci porterà al settimo cielo annunciato nel titolo, ma è divertente e costellata di riferimenti ironici al modo in cui viviamo oggi

Il lungometraggio Seventh Heaven della regista croata Jasna Nanut ha aperto il Festival di Zagabria, dopo essere stato presentato in anteprima internazionale al CinÉast, il Festival del cinema dell'Europa Centrale e Orientale di Lussemburgo, qualche settimana fa. Il protagonista del film, un produttore televisivo sovraccarico di lavoro di nome Ninoslav Radman, è alle prese con una grave crisi di mezza età. Tradisce la moglie da tre anni, ma non ha il coraggio di ammetterlo o di assumersi la responsabilità della sua vita. L'uomo fallisce chiaramente nell'adattarsi alle esigenze dell'età adulta.
L'interpretazione sfumata di Krešimir Mikić nel ruolo di Nino è perfettamente completata dal resto del cast. Iva Mihalić interpreta la moglie tradita, Ksenija, e Iva Jerković Oreski brilla nel ruolo dell'amante, Tamara – sarebbe facile vittimizzare questi personaggi, ma le eccellenti interpretazioni lasciano emergere la forza di entrambi. Nikša Butijer interpreta l'amico attore di Nino, Dinko. Il primo, timoroso di confessarsi con la moglie, si esercita regolarmente a confessarsi con Dinko.
Tutto questo sembra una ricetta per una commedia hollywoodiana in stile A casa con i suoi, ma la storia è carica di frecciatine al modo in cui viviamo oggi – sul lavoro e nelle relazioni – e anche al posto occupato dagli artisti audiovisivi nella nostra società affamata di intrattenimento.
Nino è vicino al burn-out, soffre di pressione alta e, a un certo punto, si lamenta: "Quando ho iniziato a lavorare per la televisione, pensavo di fare film di qualità, invece faccio intrattenimento di massa". Quando Tamara lo convince a partecipare a un weekend di benessere, tra maschere di fango e massaggi, Nino passa tutto il tempo al telefono con il suo capo. Come molti artisti in difficoltà al giorno d'oggi, Nino è bloccato come un criceto in una ruota dalla quale non riesce a scendere.
Purtroppo, pur essendo molto divertente, il film manca di profondità e di una risoluzione soddisfacente. È come se lo spettatore e Nino venissero lasciati in sospeso a metà dell'ottava sequenza, prima che la loro pressione sanguigna abbia la possibilità di abbassarsi.
Seventh Heaven è prodotto dalla croata Petnaesta Umjetnost.
(Tradotto dall'inglese)
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